sabato 26 ottobre 2013

Il femminicidio può essere fermato!!!

Il termine femminicidio è di recente coniazione...Si comincia a sentire parlare di femminicidio agli inizi degli anni '90 per identificare una serie di violenze fisiche e non atte a umiliare la donna nel suo essere femmina.Spesso, anzi troppo spesso, cioè quasi sempre, queste violenze avvengono all'interno delle mura domestiche...Fino a pochi anni fa le donne subivano e, se potevano, nascondevano i lividi del corpo e dell'anima; colpa di leggi inadeguate e di una ancor meno adeguata informazione all'interno del tessuto sociale in cui vivevamo fino a poco tempo fa, che faceva sentire le donne ancora più colpevoli dei loro aguzzini. Adesso non è più così, le associazioni a difesa della donna sorgono numerose e anche le leggi stanno cambiando e stanno prendendo atto di una realtà terribilmente dilagante: quella della violenza in casa appunto!Ecco donne, è importante sapere che adesso non siete sole, non siete abbandonate, non siete colpevoli. Qui di seguito ho raccolto tutti i link delle associazioni di donne nate per difendere ed aiutare le donne vittime di violenze.Basta cliccarci sopra con il mouse e vi troverete dentro il sito. Ho personalmente visionato( in data 26/10/2013) ogni singolo sito e vi assicuro che sono tutti operativi e di facile consultazione...Coraggio donne insieme possiamo farcela!!!

D.i.Re.Donne in rete contro la violenza Onlus 
http://www.direcontrolaviolenza.it/

Casa delle Donne, Bologna
http://www.casadonne.it/wordpress/

Associazione Casa delle Donne Maltrattate, Milano
http://www.cadmi.org/

SOS Donna, Faenza
http://www.sosdonna.com/

Telefono Rosa, Torino
http://www.mandragola.com/tel_rosa

Artemisia, Firenze
http://www.artemisiacentroantiviolenza.it/


Linea Rosa, Ravenna
http://www.linearosa.it/

Non da sola, Reggio Emilia
http://www.nondasola.it/

Le Nereidi, Siracusa
http://www.universitadelledonne.it/nereidi.htm

Le Onde Onlus, Palermo
http://www.leonde.org/

Differenza Donna, Roma
http://www.differenzadonna.it/

Goap, Trieste
http://www.goap.it/

Associazione Da Donna a Donna, Gorizia
http://www.dadonnaadonna.org/

Associazione Thamaia, Catania
http://www.thamaia.org/

Centro Antiviolenza La Nara, Prato
http://www.donne.toscana.it/centri/lanara/home.htm

Associazione Centro Antiviolenza, Parma
http://www.acavpr.it/

Associazione "Coordinamento Donne", Trento
http://www.centroantiviolenzatn.it/

Associazione "Donne contro la violenza Merano - Frauen gegen Gewalt Onlus", Merano
http://www.women.it/luoghi/luoghi-it/bolza.htm

SVS Donna aiuta Donna, Milano
http://www.svsdad.it/

Casa delle Donne, Viareggio
http://www.casadelledonneviareggio.it/casadelledonneviareggio.it/home.html

Telefono Donna, Como
http://www.telefonodonnacomo.it/

Cadom, Monza
http://www.cadom.it/

Centro Donna, Padova
http://www.centrodonnapadova.it/

Associazione Nazionale Volontarie Telefono Rosa, Roma
http://www.telefonorosa.it/

Telefono Rosa, Mantova
http://www.telefonorosamantova.it/

Demetra, Lugo
http://www.perglialtri.it/demetra/

Telefono Donna - Servizio di Psicologia c/o Azienda Ospedaliera Niguarda cà Granda, Milano
http://www.telefonodonna.it/

Associazione "Pronto Donna", Arezzo
http://www.prontodonna.it/

Associazione "Belluno Donna Onlus", Belluno
http://www.bellunodonna.it/

Associazione "Aiuto Donna Uscire dalla violenza ONLUS", Bergamo 
http://www.aiutodonna.it/

Associazione "GEA per la solidarietà femminile e contro la violenza, Bolzano
Verein GEA Für die Solidarität unter den frauen gegen Gewalt, Bozen http://www.casadelledonnebz.it/


Associazione "Donne contro la violenza Onlus", Crema
http://www.controlaviolenza.it/


Associazione "U.D.I. Centro accoglienza per non subire violenza Onlus", Genova
http://www.udige.it/

Associazione "S.O.S. Rosa Onlus", Gorizia
http://www.sosrosa.it/

Associazione "Olympia de Gouges Onlus", Grosseto
http://www.olympiadegouges.org/

Associazione "Centro Donna Lilith", Latina
http://www.centrodonnalilith.it/

Associazione "Casa delle donne contro la violenza- ONLUS", Modena
http://www.donnecontroviolenza.it/

Cooperativa "LiberaMente. Percorsi di donne contro la violenza", Pavia
http://www.centroantiviolenzapv.it/

Associazione "Donne insieme contro la violenza Onlus", Pieve Emanuele
http://www.donneinsieme.org/

Associazione "Donne in genere ONLUS", Roma
http://www.centrodonnalisa.it/

Associazione "IoTuNoiVoi Donne Insieme" (IDI), Udine
http://www.iotunoivoi.it/

Cooperativa Sociale E.V.A. Onlus, Santa Maria Capua Vetere 
http://www.gescosociale.it/portal/chi-siamo/i-soci/43-eva.html

Associazione EOS Onlus, Varese 
http://cercaservizi.provincia.va.it

Centro Antiviolenza Pordenone
http://vocedonnapn.it/

Cerchi d'Acqua Onlus, Milano 
http://www.cerchidacqua.org/

Telefono Donna L'altra Metà del Cielo, Merate 
http://altrametadelcielo.blogspot.com/

Casa delle Donne Onlus, Brescia 
http://www.retedonne.brescia.it/scheda-casa-delle-donne.php


Un assassinio insensato, come se fosse possibile compiere un assassinio sensato...
(Khaled Hosseini )

sabato 12 ottobre 2013

Il coraggio della solidarietà...


Ricordo che quando, esattamente un anno fa, lessi di questa donna pensai: " Che coraggio...io non ne sarei mai capace..."Ecco... Io non ne sarei mai capace!!! Grazie al cielo però, esistono persone capaci, per aiutare gli altri, di mettere a repentaglio non solo la propria vita ma anche quella delle persone che amano. Si perchè questa coraggiosa e meravigliosa persona non è sola ma ha anche un marito e tre figlie e questo le rende, qualora fosse possibile, un merito anche maggiore. Parlo di Elena Fangareggi che esattamente un anno fa ha fondato  "Time4life International".Cosa fa questa donna? Parte da Modena, dove vive, ogni volta che le è possibile e porta personalmente e con l'aiuto di altre persone pacchi contenenti cibo, medicine o quant'altro possa servire ai profughi siriani che si trovano nel campo di Azaz al confine con la Turchia.Ho sempre pensato che nella vita, nella vita di ognuno di noi, niente avviene per caso, nemmeno le amicizie che facciamo nel corse degli anni, infatti...Elena ha un amico, un amico siriano che allo scoppiare della guerra civile in Siria si trasferisce a Dubai con la famiglia ma non dimentica i suoi connazionali meno fortunati che sono rimasti in patria e chiede ad Elena di aiutarlo ad aiutarli. Lei, che deve avere un animo oltre che molto coraggioso anche meravigliosamente sensibile, organizza collette e comincia a far partire pacchi di aiuti dall'Italia. Ma ben presto queste spedizioni non bastano inoltre diventano sempre più problematiche ed allora cosa fa? Avrebbe potuto desistere, la sua parte l'aveva già fatta, aveva già fatto molto più di molti di noi invece no decide di percorrere una strada diversa...Si rivolge ad altre 4 persone che come lei sentono forte il bisogno di aiutare quella gente, e si incammina a piedi verso il campo di Azaz passando attraverso il confine turco; si proprio a piedi carica di borsoni pieni di medicinali e cibo!Ovviamente rendendosi conto che la cosa se non era appoggiata da un'associazione umanitaria rischiava di fallire ha, appunto, fondato "Time4life International" che partendo dalla sua Modena si è estesa non solo in tutta Italia ma anche in Europa, Vienna , Londra, Parigi arrivando fino al Cairo.Adesso le persone che l'aiutano sono molte più di quattro ma lei parte ancora ogni 10 giorni e si ferma, insieme con gli altri volontari, circa 48 ore nel campo profughi. In questo suo primo anno questa associazione umanitaria ha fatto moltissimo: è stata costruita, ad Aleppo, una farmacia italiana; ha dotato il campo profughi di Azaz di un container-ambulatorio dove sono presenti, regolarmente stipendiati, un medico ed un'infermiera;ha costruito, sottoterra, 6 scuole bunker per permettere ai bambini che si trovano nel campo, di continuare a studiare; ha costruito un ospedale-bunker per le partorienti ed ha comprato un'autoambulanza e tutto solo ed esclusivamente con donazioni private. Donazioni di cui la fondatrice dichiara di rendere conto, al donatore, di ogni centesimo. Dunque questa splendida donna parte almeno due volte al mese, lascia a casa un marito e tre figlie e carica come un asino, insieme ad altre persone cariche come degli asini anche loro, va personalmente nel cuore dell'inferno per portare un pò di Paradiso...Ha paura? Si certo, ha dichiarato di aver paura, una gran paura ad ogni viaggio. Comprensibile chi non avrebbe paura? Lei però vince questa paura pensando agli occhi dei bambini che l'aspettano; alla fiducia delle mamme che sanno che lei sta arrivando per aiutare loro e i loro figli; alle aspettative che tutti, in quel campo profughi, hanno su di lei. Questa donna, e i volontari che vanno con lei, sono degli Angeli, degli Angeli di bontà ma anche degli Angeli di coraggio perchè ci vuole veramente molto molto coraggio per fare quello che queste persone fanno con regolarità mensile da almeno un anno. Ci vuole un gran coraggio per rimboccarsi le maniche e correre dei rischi in prima persona, facendoli anche correre a chi ami. Naturalmente lei non porta nè le figlie nè il marito ma va da sè che se le succedesse qualcosa le sue figlie resterebbero orfane e suo marito vedovo e questo lei lo sa, lo sa molto bene!Eppure questa donna il coraggio ce l'ha! Il coraggio che a me manca... ma non è la paura delle bombe, nè dei disagi che si affrontano, per cui mi manca il coraggio; io non ho il coraggio di guardare la sofferenza, la vera sofferenza negli occhi. Io ho paura di guardare negli occhi questi bambini sporchi, denutriti, impauriti...ho paura di non riuscire più a dormire pensando che mentre io sto al caldo sotto le mie coperte loro sono lì in una tenda, al freddo, sotto le bombe...Si, ci vuole coraggio anche per fare del bene, ci vuole coraggio anche per accettare che la gente che soffre ha bisogno di noi, ha bisogno del nostro coraggio...Ci vuole coraggio per essere solidali, per guardare la sofferenza negli occhi...Qualcuno potrebbe obiettare che questo non è coraggio ma incoscienza. No l'incoscienza è un'altra cosa: incoscienza è correre come un pazzo in autoatrda; incoscienza è farsi un bagno in un fiume infestato dai coccodrilli; incoscienza è sparare la notte di capodanno, anche se con una scacciacani, fuori dalla finestra...incoscienza è non avere rispetto per la propria vita nè per quella degli altri. Quando si sfida la morte per aiutare gli altri a non morire si parla di coraggio e di coraggio con la C maiuscola!  Poche persone hanno questo coraggio ma queste poche persone hanno anche grandi capacità e risorse e forza e noi dobbiamo non solo stimarli e osannarli ma anche aiutarli, nel solo modo che conosciamo, nel solo modo in cui possiamo, nel solo modo in cui siamo capaci: parlandone, facendo donazioni, interessandoci a loro perchè loro, nonostante l'immenso Coraggio di cui sono dotate, hanno sempre e continuamente bisogno dell'aiuto di tutti, di tutti noi.Per chi volesse conoscere questa splendida associazione e magari dare un aiuto www.time4life.it
Chi salva una vita, salva il mondo
( Elisa Fangareggi )

giovedì 10 ottobre 2013

E l'eco rispose di Khaled Hosseini

Ho appena terminato di leggere questo bellissimo libro, il terzo di Hosseini.
I precedenti, per chi non lo sapesse, sono: " Il cacciatore di aquiloni" e"Mille splendidi soli". Khaled Hosseini è uno scrittore afghano contemporaneo che al momento vive in America con la moglie e i due figli. Tutti e tre i suoi libri sono meravigliosi, molto ben scritti e con una trama che può sembrare complessa, all'inizio, ma che poi si dipana abilmente creando splendide storie. Questo libro inizia con un lungo viaggio attraverso il deserto afghano, di un padre e due figli: Abdullah di circa dieci anni e Pari, una bambina di appena tre anni. Sono diretti a Kabul ma questa non è una semplice gita bensì il viaggio che cambierà, per sempre, le loro vite. Non voglio dire altro per non togliere a nessuno il piacere di leggere questo libro e di conoscere questo grandissimo autore.
Perché parlare di questo libro qui, allora? Perché vorrei parlare non del libro ma dei libri di Hosseini. Sono libri che parlano di una cultura diversa, completamente diversa dalla nostra, eppure leggendo le storie dei suoi personaggi non si ha l'impressione di essere dall'altra parte del mondo a contatto di una civiltà che, siccome conosciamo pochissimo, tende a farci paura. L'autore è poco descrittivo per quanto riguarda l'ambiente circostante ed anche i personaggi non sono mai descritti nei dettagli fisici né in quelli caratteriali però li si conosce poco a poco, mentre prosegue la lettura, attraverso i loro gesti, le loro parole, il loro comportarsi con la società che li circonda....E così pagina dopo pagina scopri che questi personaggi così lontani e strani e diversi da noi non sono poi così lontani né strani né diversi... Come noi sono buoni, buoni con la moglie con i figli con i vicini; come noi sono cattivi, violenti con la moglie, aggressivi con i vicini; come noi sono atei o credenti, imparano il farsi e lo fanno imparare ai loro figli, oppure non seguono la loro tradizione, rinnegano la loro gente, scappano dal loro paese e dimenticano di esserci mai stati. E poi ci sono quelli che invece scappano perché devono, ma continuano ad incontrarsi con la loro gente all'interno del campo profughi oppure, per i più fortunati, inserendosi in una comunità ad hoc in un nuovo paese dove non c'è la dominazione russa né la violenta repressione talebana...Insomma pagina dopo pagina scopri che questi afghani in realtà non sono così diversi da noi e man mano che la lettura procede non ti rendi nemmeno più conto che la storia si svolge all'interno di un tessuto sociale tanto diverso dal nostro!
Tutti e tre i libri hanno un filo comune: c'è un prima, un Afghanistan prima dell'invasione russa che scopri molto occidentale e libero, c'è un durante, un Afghanistan martoriato prima dai russi e poi dai talebani e c'è un adesso che è il mondo in cui questo popolo ha trovato rifugio per scappare, lasciando spesso tutto quello che aveva, da una dittatura assurdamente fanatica ed estremista nei costumi( per costumi non intendo il burqa ma le usanze). Ecco credo che la qualità più bella di questo scrittore sia proprio questa: la sua capacità di farci vedere un mondo, il suo, un mondo che noi abbiamo sempre guardato con timore e a volte rabbia ma sempre con diffidenza, come se fosse il nostro...ma perché è il nostro. Hosseini si sofferma poco su quanto è successo durante l'occupazione russa e ancora meno per quanto riguarda quella talebana ma leggendolo ci si rende conto che noi potremmo comportarci come i suoi personaggi...anzi ci siamo comportati come i suoi personaggi...Ogni paese, qui o in oriente o dove volete, ha avuto, nel suo passato, una dittatura, una colonizzazione ed ha avuto chi è scappato, chi è rimasto a combattere, chi ha aiutato e protetto e chi ha preferito schierarsi con il vincitore rinnegando i suoi stessi fratelli. I personaggi di Hosseini agiscono in base al loro carattere, certo in un contesto sociale diverso ma non è diverso il loro comportamento umano da quello che avremmo potuto avere noi, uno qualunque di noi, in quel contesto...Il papà buono avrebbe protetto i figli portandoli via da lì e sacrificando se stesso; il marito che picchia la moglie sarebbe stato felicissimo di farle indossare il burqa ed avrebbe osannato l'arrivo dei talebani; il vicino invidioso sarebbe stato contento di entrare in casa tua al soldo della prepotenza dei dominatori per prendersi, di nascosto, quegli stivali che gli piacevano tanto ...
Quindi leggendo Hosseini ci si rende conto che, in realtà, l'uomo è uomo ed è uguale in tutto il mondo. Questo libro, dicevo, inizia con una lunga traversata nel deserto afghano per arrivare a Kabul e termina in un albergo in Francia, a Parigi. E' una caratteristica dei libri di Hosseini partire dal suo Afghanistan per arrivare dall'altra parte del mondo e nemmeno questa volta si smentisce. Vivremo quindi un pò in America, un pò in Francia e un pò in Grecia oltre che in Afghanistan ma saremo sempre sicuri di vivere con persone che sono come noi...che potremmo essere noi!
Non voglio dilungarmi oltre... Concludo consigliando caldamente a chi lo conosce, la lettura della sua ultima fatica ma ancor di più a chi non lo ha mai letto, la lettura di tutti e tre i suoi romanzi uno più belle dell'altro...Naturalmente tra i tre ne preferisco uno ma non voglio dire qui qual è per non influenzare nessuno perchè Hosseini è un autore contemporaneo giovane, fresco e di facile comprensione che merita di essere assaporato e conosciuto attraverso la lettura di tutti e tre i suoi libri.
Allora se volete una storia ve la racconto.Ma una sola.
( Incipit de " E l'eco rispose "di Khaled Hosseini )


venerdì 4 ottobre 2013

Un fiore per mio fratello...

                                             UN FIORE PER MIO FRATELLO...


Fratello...
un viaggio della speranza
hai affrontato...
speranza di pace
speranza d'amore
speranza di pane...

Fratello...
un inferno hai lasciato....
inferno di guerra...
inferno di odio...
inferno di fame...

Per giorni
sporco
sudato
affamato
ammassato
il tuo paradiso hai sognato
cullato da onde
di un mare infinito...

Fratello...
un inferno hai lasciato
un inferno hai trovato..
un inferno
di fuoco
di acqua
di lacrime
e sangue...
Ed ora...
fratello...
giaci ordinato
non più ammassato
ma in fila
coperto
ordinato...

Chi è stato...?
Perché...?
Chi ti ha ammazzato...?

Fratello...che importa...
Caino si chiama...
per lui mi vergogno...
a lui chiedo...
cosa...?
Coscienza...
cordoglio...
amore...?

Caino si chiama
non ha una coscienza
non può avere amore...

Allora Fratello...
ti chiedo perdono...
A te
mio fratello
io chiedo
PERDONO...